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Il muro dei ti amo (in tutte le lingue del mondo)

A Parigi l'opera emblema dell'amore

di Antonio Tarallo

Siamo abituati a pensare ai muri come un qualcosa di negativo, divisivo. E’ la Storia a insegnarcelo. Pensiamo al muro di Berlino di cui abbiamo ricordato, proprio pochi mesi fa, la caduta. Oppure, se volessimo fare riferimento a tempi più recenti, come non pensare al triste muro eretto sulla frontiera al confine tra Usa e Messico? Divisione, distinguo, barriera: tutti questi termini vengono in mente, se immaginiamo un muro. Eppure, la storia che vogliamo raccontarvi in questo giorno che celebra l’Amore non ha nulla a che fare con i termini precedentemente elencati. Anzi, in questo caso il muro rappresenta bene quanto solo l’Amore possa edificare e non certo creare divisione. Edificare, costruire, innalzarsi. E, al centro della città dell’amore per antonomasia, Parigi, si innalza proprio un muro, chiamato “Il Muro dei ti amo”.

"Le mur des je t'aime" è un muro di 40 metri quadrati che si trova nel quartiere Montmartre, precisamente nella piazza giardino Jehan Rictus, ai piedi della splendida chiesa del Sacro Cuore. E' stato creato nel 2000 dal calligrafo Fédéric Baron e dall'artista murale Claire Kito. Su di esso sono incise le parole “Ti Amo” tradotte in 311 lingue e dialetti del mondo. Non soltanto “roba da innamorati”, ma un’opera di forte impatto sociale, che sottolinea la tolleranza e la multiculturalità parigina. Fra le scritte compaiono, ben evidenti in colore rosso, piccoli pezzetti di cuore che rappresentano quello dell’umanità: è il sogno (speriamo non utopico) che l’Amore possa essere la vera e unica unione fra tutti.

Sembra che l’idea sia nata casualmente da Baron che, quasi per gioco, iniziò a domandare ai suoi vicini stranieri di scrivere la romantica frase. Il gioco divenne subito una vera e propria ossessione e nell’arco di pochi anni riuscì a raccogliere ben 311 “ti amo” in 280 lingue. L’opera d’arte è costituita da ben 612 piastrelle blu con la scritta in bianco.

La piccola piazzetta - spesso frequentata da artisti di strada e musicisti - nella quale sorge l’opera d’arte contemporanea, è quotidianamente visitata da centinaia di innamorati che desiderano immortalare il momento con una foto o con un piccolo messaggio d’amore verso l’amata/o nel giardino che accosta il muro.

Possiamo solo immaginare quanti innamorati vorranno celebrare il loro amore davanti a questo simbolo così ricco e denso di significati. Magari qualcuno lo farà semplicemente con il dono bello e semplice di una rosa, regalata all’amata/o. Il modo, in fondo, poco conta: l’Amore è sostanza, più che forma.
A noi, allora, non rimane altro che augurarvi una buona festa di San Valentino, da trascorrere a Parigi o dove più vi piace. Ed è, sicuramente, un augurio che vi facciamo… di tutto cuore!


Antonio Tarallo

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