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Dante e l'incontro

Gli incontri sono esperienza personale che divengono tesoro per chiunque 

Dante cammina sempre, come Maria. Dante cammina verso il Paradiso, luce infinita, Amore senza confine. È Dio, e i suoi santi. Fra questi, spicca uno in particolare. È lui, San Bernardo da Chiaravalle. È vestito di bianco come gli altri beati. Diviene - nei canti XXXI, XXXII e XXXIII -  un padre amorevole. Dante gli chiede dove sia Beatrice e il santo risponde che proprio la donna lo ha evocato dal suo seggio per guidare il poeta nell'ultima parte del viaggio.  Il viaggio. Tema quanto mai attuale. Perchè? Proprio in pandemia un tema così? Il viaggio ha diversi aspetti. Non può essere soltanto un procedere verso una meta geografica. Il viaggio è anche quello della mente. E Dante ci offre - grazie alle sue pagine - una mirabile testimonianza di questa tipologia di itinerario. E’ un cammino, quello di Dante, sì verso il Paradiso (luogo spirituale di elezione alla Luce di Dio), ma la sottotraccia ci parla di qualcosa di ancor più profondo: è il viaggio dell’anima. Del suo proprio “io”. 

E ‘l santo sene: «Acciò che tu assommi 

perfettamente», disse, «il tuo cammino, 

a che priego e amor santo mandommi,                      

vola con li occhi per questo giardino; 

ché veder lui t’acconcerà lo sguardo 

più al montar per lo raggio divino.                                 

E la regina del cielo, ond’io ardo 

tutto d’amor, ne farà ogne grazia, 

però ch’i’ sono il suo fedel Bernardo»

Ecco la presentazione dell’uomo che accompagnerà Dante in questo viaggio così affascinante verso la gloria di Dio. Bernardo arde per l’amore verso la Vergine. Maria è maestra, Maria è guida ancor prima di Bernardo. Questo contesto ci inoltra in un tema su cui non possiamo non soffermarci. Maria rappresenta la via per giungere a Dio.  Dante solleva lo sguardo. Vede un punto della rosa - cosiddetta “mistica” - che vince tutti gli altri in splendore, proprio come all'alba la parte orientale del cielo supera in luminosità la parte occidentale.   Così come in  Terra - in prossimità del sorgere del sole - il cielo diventa più chiaro e la luminosità decresce man mano che ci si allontana dall'oriente. Allo stesso modo nella rosa dei beati il punto in cui siede Maria emana una luce vivissima, che diventa più fioca allontandosi da questa. 

Maria e la conoscenza. Maria e la strada. Si conosce solo se si cammina. Solo se si cammina si può “incontrare” l’altro. Questo, è uno degli insegnamenti che possiamo trovare nella Divina Commedia. E’ un punto su cui la critica non si è soffermata tanto. Eppure in quegli incontri, è presente tutto il carattere del “cammin di nostra vita”.  Forse, proprio in questo tempo di pandemia, dovremmo ricordarcelo. E’ l’incontro che fa la conoscenza, perché diviene arricchimento della propria persona e dell’altro, appunto. Arricchirsi, diventare così fratelli di un unico viaggio. Quello verso la Luce, per poter “riveder le stelle”.



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