Lettera 'nun': da simbolo di discriminazione a solidarietà

In pochi giorni abbiamo imparato a conoscere la ﻥ la lettera nun dell’alfabeto arabo che – impressa sui muri delle case dei cristiani di Mousl per indicare i «nazareni» – è diventato il simbolo della persecuzione contro i cristiani in Iraq. In molti hanno scelto in questi giorni questo simbolo per esprimere pubblicamente la propria vicinanza ai cristiani di Mosul: è diventata una specie di logo.
Dall’Iraq in queste ultime ore è giunta però anche la proposta di un altro gesto che prova a spingersi anccora un passo più avanti in questa vicinanza. A lanciarla è stato il cardinale arcivescovo di Lione, Philippe Barbarin, che si è recato in visita proprio ai cristiani iracheni esuli nelle città del Kurdistan. Dopo aver ascoltato le loro sofferenze ha fatto un promessa: «D’ora in poi reciterò ogni giorno il Padre nostro in aramaico-assiro, la vostra lingua, fino a quando non sarete ritornati a Mosul», ha detto. (http://fermenticattolicivivi.wordpress.com/)
Commenti dei lettori
Lascia il tuo commento


la cripta
di San Francesco

Rivista
San Francesco

