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La sfida delle Sorelle Francescane della Carità è nel segno dell'educazione

Uno sguardo alla carità intesa in senso francescano, ovvero come sostegno ai poveri che non sanno come sfamarsi, ma anche come educazione

di Redazione online

Uno sguardo alla carità intesa in senso francescano, ovvero come sostegno ai poveri che non sanno come sfamarsi, ma anche come educazione di chi vive in una condizione di difficoltà interiore.

AMMALATI E PERSONE SOLE

E' questa la missione della Congregazione Sorelle Francescane della Carità di Bari. il loro "quartier generale" è il convento di Sant'Antonio nel capoluogo pugliese. «La nostra Congregazione - spiegano loro - è stata fondata in Montefalcone nel Sannio (CB) - Diocesi di Trivento - nel 1948 dal sacerdote don Vittorio Cordisco; sorta nell’immediato dopo-guerra, ebbe lo scopo specifico di venire incontro alle necessità della Chiesa locale, attraverso l’apertura di case atte ad accogliere anziani, ammalati, persone sole e abbandonate, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani e ai fanciulli curandone l’educazione e la crescita umana e religiosa e rendendosi sempre disponibili nelle attività pastorali delle parrocchie lì dove si era presenti, il tutto in consonanza con le sollecitudini della Chiesa universale».

LA LEZIONE DI FRANCESCO

La  regola di vita è seguire più da vicino Gesù Cristo secondo la forma del Santo «come ci è proposto negli esempi e nell’insegnamento di San  Francesco d’Assisi; in tal modo vogliamo donarci totalmente a Dio a lode della sua gloria e per l’edificazione della sua Chiesa».

AGGREGATA AI FRATI MINORI

La Congregazione è invece aggregata all’Ordine dei Frati Minori «e considera tale assistenza un arricchimento profondo e un continuo stimolo per la crescita umana, religiosa e francescana di ciascuna sorella».

OPERE DI CARITA'

Oggi, proseguono le monache, «la nostra Famiglia Religiosa, rimanendo fedele al carisma iniziale cerca di essere sempre più in ascolto dei segni tempi, e continua a diffondere il carisma francescano attraverso le opere di carità, l’educazione dei fanciulli, l’animazione catechetica e missionaria, con la certezza nel cuore che il Signore ha compiuto e continuerà a compiere meraviglie nella vita di ciascuna di noi».

MANO TESA AI MINORI

L'attività più importante in cui sono impegnate è la gestione del Centro Socio Educativo Sant'Antonio. «L’Istituzione appartiene alla Provincia di San Michele Arcangelo dei Frati Minori di Puglia e Molise ed è sorta nel 1953 come risposta ai bisogni del territorio. Fu fondata con lo scopo di educare i minori bisognosi di assistenza nella visione cristiana della persona umana. All’inizio era un Istituto per solo maschi, successivamente è diventato accessibile anche al sesso femminile. Con il tempo l’Istituto si è arricchito di molti bambini stranieri e questo ha favorito l’interculturalità e la capacità di accettare la diversità come qualcosa che arricchisce».

UNA SFIDA EDUCATIVA

Dal 2002, grazie anche alla presenza di personale qualificato, in un’ottica psico-socio-educativa, ai piccoli ospiti viene offerto «un servizio di alta professionalità per incrementare la formazione integrale della personalità vissuta in un clima sereno e familiare. Nel 2006 l’istituzione si è trasformata in Centro Diurno Socio-Educativo». 

Gelsomino del Guercio


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